Un ex investigatore russo è stato condannato a 16 anni di carcere per aver ricevuto una tangente in Bitcoin, segnando il più grande caso di corruzione nella storia della Russia.
Marat Tambiev ha ricevuto circa 73 milioni di dollari in Bitcoin da un gruppo criminale organizzato su cui stava indagando. Questa tangente è più di cinque volte più grande della precedente più grande tangente nel paese, secondo quanto riportato dai media russi citati da Reuters.
Tambiev ha trasferito più della metà dei fondi del gruppo criminale sui propri wallet di criptovalute invece di confiscare tutti i beni per lo stato, come richiesto dalla legge. Le chiavi di questi portafogli sono state trovate dagli investigatori in un file sul suo computer etichettato come "Pensione".
In tribunale, Tambiev ha insistito sulla sua innocenza, sostenendo che le sue azioni hanno permesso allo Stato di recuperare parte dei fondi appartenenti al gruppo criminale. Tuttavia, ha intenzione di appellarsi alla sentenza.
Alcuni dei fondi rubati sono stati recuperati, ma il luogo in cui si trovano i Bitcoin rimanenti deve ancora essere determinato. È stato anche riferito che il suo presunto complice ha ricevuto nove anni di carcere.